Gli indiani che incontrò Colombo - Articoli utili su Mar dei Caraibi 

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Mar dei Caraibi

Gli indiani che incontrò Colombo

Arawaks, i primi nativi dei Caraibi

Il termine Arawak è stato utilizzato per indicare alcuni dei popoli incontrati dagli spagnoli nelle Indie Occidentali deal 1492 in avanti. Questi includono i Taino, cheoccupavano le Grandi Antille e le Bahamas, i Nepoya e i Suppoyo di Trinidad, gli Igneri, che hanno preceduto i Caribi nelle Piccole Antille nonchè i gruppi correlati (compresi Lokono), che vivevano lungo la costa orientale del Sud America. Tutti questi appartengono al gruppo linguistico Arawak e sono gli stessi indigeni che Cristoforo Colombo ha incontrato per primi quando è sbarcato in America, descritti dagli spagnoli come un popolo pacifico e primitivo. Scrive Colombo: "Ci hanno portato di barili di fili di cotone e di pappagalli e altre piccole cose che sarebbe noioso elencare, pronti a scambiarle per qualsiasi cosa offrissimo loro. Ho tenuto gli occhi aperti per cercare di scoprire se vi fosse dell'oro e ho notato che alcuni di loro ne avevano un piccolo pezzo appeso a un buco nel naso. Ho capito dai loro segni che nel sud dell'isola, c'è un re con grandi vasi pieni di oro, una quantità enorme. Ho cercato di convincerli ad andarci, ma ho visto che l'idea non era di loro gradimento... Sarebbero ottimi servitori. Con cinquanta uomini potremmo soggiogarli tutti e fargli fare quello che vogliamo". I Taino erano soprattutto agricoltori e facevano crescere i loro raccolti in grandi cumuli di terra, i conucos, impiegati come terreno di coltura per gli ortaggi. I conucos venivano arricchiti con foglie e altro materiale organico, che aveva lo scopo di fungere da concime e prevenire l'erosione del suolo. In questo modo venivano fatte crescere una grande varietà di piante, che riuscivano a maturare e indipendentemente dalla stagione. La manioca era l'alimento base; grazie al clima tropicale ed ai coconos essa cresceva con cure minimali. I Taino coltivavano anche il mais, pratica inusuale per gli altri isolani dei Caraibi ed usavano grandi zattere (molto lente, ma assai stabili) per il trasporto delle merci verso le civiltà mesoamericane e le più veloci ma meno stabili per spostarsi fra le isole. Le donne Taino erano contadine ed artigiane mentre gli uomini erano generalmente guerrieri. Dal momento che l'agricoltura e il commercio erano fiorenti, i Taino avevano molto tempo per dedicarsi all'artigianato e ai giochi. Uno di questi era un gioco simile al calcio che veniva svolto nella Batey, una sorta di arena fiancheggiata da enormi pietre verticali, raffiguranti immagini religiose. L'abbondanza di tempo libero permetteva ai Taino di dedicarsi ad attività creative come la ceramica, la produzione di ceste, la tessitura del cotone e la scultura in pietra. Gli uomini e le donne dipingevano i loro corpi e indossavano gioielli in oro, pietra, osso e conchiglie. I Taino bevevano alcol, ricavato dal mais fermentato e fumavano tabacco durante le cerimonie religiose. I Taino hanno sviluppato l'amaca, adottata in seguito dalle navi spagnole per aumentare la capacità delle stesse ma, soprattutto, per non dover più ricorrere ad i materassi di paglia, i quali marcivano rapidamente e venivano infestati dai parassiti. Gli Arawak credevano agli spirti, buoni o malvagi, che potevano possedere abitano corpi umani oppure oggetti e che carcavano di influenzare attraverso i loro sacerdoti o sciamani. Il sistema politico era gerarchico: le isole erano suddivise in gruppi ed ogni isola, a sua volta, era divisa in piccoli stati governati da capi tribù e conosciuti come caciques. Questi erano a loro volta suddivisi in distretti, governati da un sotto-capo, mentre ogni villaggio era governato da un capo uomo. I rivali degli Arawak erano i Ciboneys ma, soprattutto, i Caribi. Mentre i Ciboneys erano docili, tanto da essere spesso ridotti in schiavitù dagli Arawaks, i Caribi erano guerrieri e molto aggressivi. Gli Arawaks in un primo momento spinsero i Ciboneys verso le frange più estreme del loro territorio, per subire in seguito una vera e propria pulizia da parte dei Caribi, noti per le loro feroci pratiche di guerra, come quella di torturare e uccidere tutti i maschi nemici, cibarsi della loro carne per assorbirne la forza e prendere le femmine come schiave-mogli. Le epidemie causate dal vaiolo e dalle altre malattie dall'Europa insieme alle dure politiche spagnole di riduzione in schiavitù, il reinsediamento e la separazione delle famiglie portarono ad una drastica diminuzione della popolazioone Taino entro pochi decenni dal contatto con gli europei. Gli attacchi dei Caribi ed il duro ed implacabile trattamento cui furono sottoposti da parte degli europei accellerarono il processo. Anche se la società Taino fu rapidamente distrutta dall'espansione europea, alcune delle loro linee di sangue persistono tra i nuovi coloni. Recenti studi sul DNA indicano che la maggior parte degli abitanti di Porto Rico, ad esempio, sono discendenti in parte da antenati Taino / Arawak.

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